Il 15 marzo si celebra la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla dedicata alla lotta e alla prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare e della nutrizione.
Tale ricorrenza venne promossa in Italia per la prima volta dall’Associazione “Mi Nutro di Vita” e dal suo Presidente, Stefano Tavilla, che scelse questa data per onorare la figlia Giulia Tavilla, affetta da bulimia nervosa, scomparsa proprio a causa di questa malattia il 15 marzo 2011.
Abbiamo approfondito l’argomento con la Dott.ssa Nutrizionista Anita De Bernardis che riceve presso il Palagym Sampierdarena tutti i martedì dalle 7:30 alle 20:00.
Di disturbi del comportamento alimentare si parla tanto ma mai abbastanza: le stime che si leggono ogni anno riguardo la loro diffusione sono sempre più alte e preoccupanti, specialmente a seguito dei difficili anni della pandemia, che hanno avuto un forte impatto negativo sulla salute mentale di moltissime persone. Parliamo di salute mentale per una ragione ben precisa: è proprio di questa che si tratta.
Per molti anni i disturbi del comportamento alimentare non hanno infatti ricevuto la giusta attenzione perché non del tutto compresi: sono stati visti come un capriccio, una “fase adolescenziale”, una dieta troppo estrema, il tentativo di soddisfare il desiderio di apparire in un certo modo e di avere un certo tipo di aspetto.
Per molti anni non sono stati riconosciuti e legittimati se non per coloro che ne mostravano evidenti segni fisici: estrema magrezza, estremo sovrappeso, squilibri ormonali che portavano ad importanti sintomatologie patologiche.
Ma non è sempre così: un disturbo alimentare può essere anche silenzioso, non “canonico” (se con “canonico” intendiamo un disturbo che soddisfi tutti i requisiti necessari alla sua stessa diagnosi), nascosto.
Può trovare terreno fertile in tante situazioni, siano esse le immagini che vengono trasmesse ogni giorno dai social media, delle frasi sbagliate e pronunciate con leggerezza, delle profonde difficoltà psicologiche alle quali non viene data sufficiente importanza.
Approfittiamo della giornata di oggi, il 15 marzo, per prenderci del tempo per parlare dei disturbi alimentari, per riconoscerli, per dare il “giusto peso” a delle malattie che con il peso, alla fine, hanno ben poco a che fare. E ricordiamoci che una tempestiva diagnosi della malattia e un giusto aiuto, che non possono prescindere da una corretta informazione e conoscenza di questi disturbi, possono fare tutta la differenza.