Pizza e Dieta
a cura della Dott.ssa Cristina Aiassa – Biologa Nutrizionista
Ogni 17 gennaio si celebra la Giornata Internazionale della Pizza. Il piatto, in assoluto, simbolo del “Made in Italy”. È vero orgoglio nazionale e non va demonizzata: la pizza è un classico esempio di dieta mediterranea. I suoi principali ingredienti sono farina, pomodoro, olio, oltre a una serie di variabili secondo il gusto e la fantasia.
Non tutti sanno che questa pietanza è un piatto completo e nutriente adatto anche a chi segue un regime alimentare ipocalorico. Basta solo avere qualche piccolo accorgimento come evitare le salse, i condimenti elaborati e le farciture ricche di grassi che fanno schizzare in alto il numero delle calorie.
La qualità delle materie prime, la preparazione dell’impasto, la guarnizione e la cottura sono fondamentali. Per esempio, sarebbe ideale mettere all’uscita dal forno un filo di olio a crudo per non alterare le molteplici proprietà nutritive del nostro fantastico olio extravergine d’oliva. Quest’ultimo è infatti ricco di provitamina A, di vitamina E e di antiossidanti naturali.
Per quanto riguarda le guarnizioni, la parola d’ordine è: meno grassi e più verdure!
E’ facilmente intuibile la differenza in termini calorici di una pizza margherita o di una marinara rispetto ad un calzone ripieno oppure ad una pizza ai 4 formaggi. Si tratta di alimenti ipercalorici con un’alta percentuale di grassi saturi che favoriscono l’insorgenza del colesterolo e trigliceridi.
Quindi ..si può introdurre una pizza in una dieta ipocalorica?
Assolutamente sì, una volta a settimana è ammessa in tutte le diete ipocaloriche. Ciò che fa la differenza è cosa beviamo o cosa mangiamo prima e dopo. La sola pizza non fa male e non fa ingrassare, può solo incidere sulla ritenzione idrica del soggetto: per questo mai pesarsi dopo averla mangiata!
E come dice Pino Daniele: «Fatte ‘na pizza c’a pummarola ‘ncoppa vedrai che il mondo poi ti sorriderà».
W la pizza, w l’Italia!
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